L'alchimia e le arti. La fonderia degli Uffizi da laboratorio a stanza delle meraviglie
Valentina Conticelli
La mostra ha inteso prendere in esame alcuni aspetti della storia della Fonderia, a partire dagli interessi alchemici dei primi granduchi. Proprio intorno agli interessi alchemico-farmaceutici dei primi granduchi e alla storia della fonderia tra Cinque e Seicento ha preso avvio la selezione di opere scelte per la mostra, con dipinti, sculture, incisioni, testi a stampa e codici manoscritti.
Già a Cosimo il Vecchio si attribuiscono specifici interessi metallurgici, alchemici ed ermetici, mentre nel Cinquecento a Palazzo Vecchio si trovava una fonderia, cioè un laboratorio di distillazione di medicinali e attività metallurgiche. È ben noto inoltre che l’alchimia nei suoi aspetti sia teorici che pratici fosse tra gli interessi principali di Francesco I de’ Medici: il suo amore per l’arte aurifera e la quantità di tempo che vi dedicava è attestato da molteplici documenti, testimoniato dal racconto stupito di prestigiosi visitatori contemporanei e riflesso in alcuni dipinti del suo celeberrimo Studiolo. Nella Fonderia di Palazzo Vecchio e del Casino di San Marco, le botteghe di artisti, artigiani, distillatori e alchimisti al servizio della corte riuscirono a sperimentare, oltre ai segreti medicinali, ricette per la porcellana, per la fusione del cristallo di rocca, per la lavorazione del vetro, della maiolica e del porfido.
Già a Cosimo il Vecchio si attribuiscono specifici interessi metallurgici, alchemici ed ermetici, mentre nel Cinquecento a Palazzo Vecchio si trovava una fonderia, cioè un laboratorio di distillazione di medicinali e attività metallurgiche. È ben noto inoltre che l’alchimia nei suoi aspetti sia teorici che pratici fosse tra gli interessi principali di Francesco I de’ Medici: il suo amore per l’arte aurifera e la quantità di tempo che vi dedicava è attestato da molteplici documenti, testimoniato dal racconto stupito di prestigiosi visitatori contemporanei e riflesso in alcuni dipinti del suo celeberrimo Studiolo. Nella Fonderia di Palazzo Vecchio e del Casino di San Marco, le botteghe di artisti, artigiani, distillatori e alchimisti al servizio della corte riuscirono a sperimentare, oltre ai segreti medicinali, ricette per la porcellana, per la fusione del cristallo di rocca, per la lavorazione del vetro, della maiolica e del porfido.
Yıl:
2013
Yayımcı:
Sillabe
Dil:
italian
Sayfalar:
195
ISBN 10:
8883477286
ISBN 13:
9788883477287
Seriler:
I mai visti XII. Capolavori dai depositi degli Uffizi
Dosya:
PDF, 30.04 MB
IPFS:
,
italian, 2013